Fideiussione per bandi agricoli A.G.E.A.

Se un’azienda che opera nel settore agricolo ha come obiettivo incrementare o rendere più moderna e snella la produzione, con ogni probabilità avrà bisogno di un aiuto economico o meglio di un contributo.

Per ottenere ciò, si può partecipare a un bando agricolo per ottenere contributi AGEA, ma attenzione, è spesso necessario stipulare una fideiussione, ma prima di arrivare a questo bisogna seguire un iter.

Vediamo prima cosa sono i contributi AGEA e a cosa possono servirti, ma soprattutto, chi è l’AGEA? Perché è questo l’ente che sarà garantito dal contratto fideiussorio e ne sarà quindi il beneficiario.

Innanzitutto questi contributi vengono messi a disposizione dall’Unione Europea per sostenere la produzione agricola degli Stati membri e sono finanziati dal FEAGA (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia) e FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).

I fondi vengono gestiti da Organismi Pagatori come stabilito ai sensi del Reg. (CE) n. 885/2006 (Art. 18). In Italia questo ruolo è svolto appunto dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) istituita con apposito decreto legislativo n. 165/99.

A cosa serve la fideiussione in quest’ambito specifico

Questa garanzia è disciplinata dai regolamenti l Reg. (CEE) n. 2220/85 del22/07/1985 e viene richiesta all’impresa aggiudicataria del contributo per garantire all’ente il rimborso dei fondi emessi qualora l’azienda non porti a compimento il progetto per cui ha ricevuto denaro.

In altre parole, l’AGEA con la polizza fideiussoria mette al sicuro i contributi da possibili usi impropri rispetto alla destinazione iniziale per cui sono stati rilasciati. Ora scopriamo cosa succede se il contraente non riesce a rimborsare quanto dovuto all’AGEA. Scendiamo nei dettagli.

L’ente provvederà a escutere la garanzia rivolgendosi direttamente al fideiussore mediante raccomandata con ricevuta di ritorno senza che questi possa opporre resistenza.

Quindi la fideiussione è una forma di tutela attraverso cui l’ente riesce a recuperare la somma persino nei casi peggiori come, ad esempio, una possibile frode da parte dell’azienda aggiudicataria. Ricorda: la garanzia fideiussoria aumenta concretamente le possibilità di ricevere i fondi erogati dall’AGEA.

Ricapitolando. La fideiussione vede coinvolti tre soggetti fisici o giuridici, scopriamoli insieme:

  • Il contraente: colui che stipula la garanzia, quindi l’azienda agricola.
  • Il beneficiario: il soggetto garantito dal contratto fideiussorio, in questo caso l’AGEA.
  • Il fideiussore: l’istituto di credito che emette la fideiussione e si impegna a pagare al posto del contraente qualora risulti insolvente.

La fideiussione può essere bancaria, assicurativa e finanziaria. La natura stessa della polizza cambia a seconda di chi svolgerà il ruolo di fideiussore. Quindi se il fideiussore è una banca sarà appunto una fideiussione bancaria, se sarà un’agenzia assicurativa si avrà una fideiussione assicurativa e via dicendo.

Questo è un aspetto da non prendere alla leggera perché ogni istituto di credito ha le proprie peculiarità, prendiamo in esame le due forme più diffuse, quella bancaria e quella assicurativa: la banca come fideiussore è solitamente più dispendioso ma anche più solido, è adatto per grosse somme e tempistiche più o meno lunghe, in quanto spesso a garanzia chiede anche il congelamento dei beni del contraente!

Al contrario la fideiussione assicurativa prevede costi inferiori (il servizio si paga attraverso un versamento detto “premio”), nessun congelamento dei beni del contraente, più snella e adatta a cifre di minore entità.

Di solito in situazioni di questo tipo è raccomandabile stipulare una fideiussione assicurativa che prevede solo il pagamento di un premio e a differenza di quella bancaria non immobilizza l’intero patrimonio. Con la  fideiussione assicurativa anche i tempi di erogazione sono piuttosto brevi in quella bancaria invece si allungano notevolmente.

FIDEIUSSIONI: TUTTO quello che c’è da sapere

credito

Vi avevamo parlato della parola più ricercata all’interno del nostro blog ovvero Fideiussione.

L’argomento è molto interessante, visti anche gli ultimi sviluppi legato al mondo degli appalti pubblici nonché la rilevanza che il ramo ha assunto nel corso degli anni.IMG-20160504-WA0005

Per questo abbiamo deciso di coinvolegere il dott. Giovanni Nicolosi che ha visto
l’evoluzione del mondo delle Cauzioni sin dal suo approdo, nel 1978, come Agente della Società Italiana Cauzioni (SIC). Oggi Nicolosi è Agente procuratore della Atradius Credit Insurance N.v. – Agenzia di Torino – Ni.ca. Srl che opera nei rami dell’assicurazione del credito, fideiussioni assicurative, servizi di recupero crediti internazionale e riassicurazione.

Il dott. Nicolosi ci introdurrà nel mondo partendo dall’origine storica del mondo delle cauzioni fino ad arrivare a quello che oggi rappresenta per il mercato italiano.

L’origine storica del ramo cauzioni è incerta.

Le prime applicazioni le abbiamo con la circolare n° 145 del 07/01/1960: “Costituiscono il contenuto di questo ramo quei contratti che assolvono alla stessa funzione giuridico economica (e pertanto sono sostitutivi) di una cauzione in denaro o in altri beni  reali che un determinato soggetto (normalmente il contraente l’assicurazione ) è tenuto a costruire a favore della Pubblica Amministrazione o di un privato, “al fine di garantire l’adempimento di una sua futura eventuale obbligazione  pecuniaria a titolo di risarcimento di danno, ovvero di pagamento di tributo, obbligazione che potrà sorgere a suo carico qualora venga violata in avvenire una determinata o determinante obbligazioni primarie”.pegno-771887

La circolare disciplinava quindi l’esercizio di tale settore delle assicurazioni facendo riferimento ad ogni tipica forma contrattuale per la quale è prevista la prestazione di una cauzione. Le “garanzie cauzionali” seguono comunque la continua evoluzione del “rapporto economico” che ne costituisce la fonte.

Non è peraltro da dimenticare che in tema di garanzia delle cauzioni e della loro prestazione da parte di terzi rispetto al rapporto principale, già si provvedeva nella società a civiltà giuridiche evolute come quella romana e sia pur sotto forma non assicurativa, con il ricorso all’Istituto della “fidejussione”. L’operatività e lo sviluppo dei premi assicurativi nel ramo cauzioni in Italia lo si ha con l’entrata in vigore della Legge 03/01/1978 n°1 – Art. 13: “accelerazione delle procedure  per  l’esecuzione di opere pubbliche – “equiparazione delle fidejussioni assicurative a quelle bancarie”, nei contratti con amministrazioni statali e regionali, amministrazioni finanziarie dello Stato, dogane, autorità giudiziaria, concessione pubbliche ecc…

Successivamente per analogia le polizze fideiussorie vennero anche estese a Beneficiari privati. Chiaramente con condizioni contrattuali diverse.

Oltre a quella indennitaria le “polizze cauzionali o fidejussioni” hanno svolto e svolgono una funzione di incentivazione delle attività economiche, in via diretta per il loro significato di avallo di solvibilità e spesso di capacità imprenditoriale, in via incentivi2.jpgindiretta evitando immobilizzi di garanzie reali o il ricorso a linee di credito bancarie. La concessione della garanzia assicurativa, è soggetta alle stesse regole che condizionano la concessione del fido bancario nelle sue varie forme. Tale concessione viene basata principalmente sulla potenzialità economica del cliente, si deve procedere innanzitutto all’esame delle attività di quest’ultimo, attraverso una raccolta di documentazione di “affidamento“ che terrà conto del massimale e del testo della garanzia, tipo e durata della stessa, eventuali avalli di terzi (co-obbligazioni), di solito la documentazione è costituita dagli ultimi due bilanci completi di nota integrativa, situazione infrannuale, certificati qualità, CCIAA, informazioni bancarie e di società informazioni commerciali e finanziarie sulla ditta contraente e relativi esponenti, esperienze lavorative pregresse, copia delibera o contratto da garantire contenenti gli elementi per il rilascio della polizza.

Condizione essenziale prima di emettere un contratto è che “l’azienda contraente debba essere affidata “deve dimostrare attraverso la documentazione sopra elencata la sua storia di essere “solvibile e affidabile”.

Le Compagnie di assicurazioni sono meno tutelate  rispetto agli Istituti di credito bancario che di solito applicano tassi più elevati con linee di credito vincolate e  privilegi su proprietà immobiliari. Edilizia

Il ramo cauzioni oggi è in una fase di rallentamento, in quanto da sempre segue lo sviluppo economico dell’edilizia, ma la sua applicazione in altri contesti economici potrebbe portarci a vivere una nuova fase di forte sviluppo.

 

Infine desidero precisare che tale settore in Italia ha conosciuto una notevole evoluzione ed un altrettanto considerevole sviluppo anche grazie alla notevole competenza professionale di tutti i componenti di una Società che per decenni è stata leader nel settore sul mercato italiano. Mi riferisco alla Società Italiana Cauzioni (conosciuta anche come SIC) che a partire dagli inizi degli anni 2000 ha trasferito il proprio portafoglio, ed è entrata a far parte di un Gruppo assicurativo internazionale specializzato non solo nelle fideiussioni assicurative, ma soprattutto nell’assicurazione del credito commerciale e nel recupero crediti in Italia ed all’estero, cioè il Gruppo Atradius. La specifica preparazione e specializzazione che la allora Società ha travasato nel Gruppo internazionale è riconosciuta da sempre da tutto il mercato assicurativo italiano ed internazionale.

(Fonte “Il Broker” – https://ilbroker.wordpress.com/2016/05/10/fideiussioni-tutto-quello-che-ce-da-sapere/)