Guida in stato di ebbrezza: cosa succede?

La guida in stato di ebbrezza è vietata in modo completo dalla normativa vigente e comporta serissimi rischi sia per il guidatore che per gli occupanti del mezzo, per i pedoni e per le altre vetture. La guida in stato di ebrezza comporta precise sanzioni e garantisce alle compagnie assicurative il diritto di rivalsa sul conducente. Per legge, la guida in stato di ebbrezza rende nulle le coperture offerte normalmente dall’assicurazione.

Il Codice della Strada stabilisce che il valore limite del tasso di alcolemia è pari a 0,5 grammi per litro. In caso di accertamento eseguito tramite un etilometro se il tasso alcolemico risulta superiore a tale valore si va in contro a sanzioni di vario tipo ed alla sospensione o al ritiro della patente.

Se il tasso alcolemico risulta compreso tra 0.5 e 0.8 grammi per litroè prevista una multa compresa tra 500 e 2000 Euro ed una sospensione della patente da tre a sei mesi. Se, invece, il tasso alcolemico risulta compreso tra 0.8 e 1.5 grammi per litro è prevista una multa da 800 a 3200 Euro, l’arresto sino a 6 mesi e la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.

In caso di tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro, infine, è prevista una multa da 1500 a 6000 Euro, l’arresto da 6 mesi ad un anno, la sospensione della patente da 1 a 2 anni e il sequestro preventivo del veicolo con l’eventuale confisca se il conducente ne è proprietario. Se il conducente con tasso alcolemico superiore ai limiti fissati dalla normativa provoca un incidente stradale le pene si raddoppiano.

Per quanto riguarda l’assicurazione, invece, vi è un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione. Le compagnie, infatti, possono esercitare il diritto di rivalsa sull’assicurato che, dopo un sinistro, risulta, dai test effettuati, in stato di ebbrezza. Come confermato da una sentenza della Corte Costituzionale, infatti, le assicurazioni sono tenute ad emettere un risarcimento, quando dovuto dalle dinamiche del sinistro, solo se il conducente è cosciente e, quindi, non in stato di ebbrezza.

(Fonte: Mondo Assicurazioni)

 


 

Massimale RC Auto: ci vuole attenzione

Quando si deve scegliere la migliore assicurazione RC Auto da sottoscrivere è importante valutare un gran numero di fattori per individuare la soluzione definitiva da sottoscrivere. Oltre al costo effettivo del premio assicurativo, infatti, è importante valutare tutte le caratteristiche dell’assicurazione che si va ad attivare, i bonus inclusi e tutto quello che, invece, non è incluso.

Un punto importante da tenere in forte considerazione è rappresentato dal massimale dell’RC Auto, ovvero dal valore massimo che una compagnia assicuratrice risarcirà per eventuali danni provocati a persone e cose in caso di sinistro.

Un massimale troppo basso, vicino al minimo fissato dalla legge italiana, permetterà di avere un premio assicurativo più basso, ma esporrà l’automobilista al rischio di dover risarcire di tasca propria cifre davvero consistenti nel caso in cui si venga coinvolti in un sinistro. Un massimale più alto del minimo imposto dalla legge potrebbe avere una ricaduta sul costo della polizza, che risulterà leggermente più alta, ma garantirà una sicurezza maggiore al contraente, il quale potrà contare sulla possibilità da parte della compagnia assicuratrice di coprire danni maggiori.

E’ importante sottolineare che nel raggiungimento del massimale fissato dal contratto stipulato con la propria assicurazione concorrono diverse spese dovute alle vittime di un sinistro in cui si resta coinvolti. Oltre al danno patrimoniale, da calcolare in base al reddito di cui la vittima è stata privata, infatti, vanno considerati anche i danni fisici, i danni biologici ed i danni morali arrecati.

E’, quindi, fondamentale valutare con estrema attenzione il valore del massimale della propria RC Auto quando si va a sottoscrivere una nuova polizza. I danni da risarcire di tasca propria che superano il valore massimale minimo potranno, infatti, essere ancora molto consistenti.Per questo motivo il massimale di un’assicurazione RC Auto è uno dei punti principali da valutare prima di scegliere la propria assicurazione.

(Fonte: Mondo Assicurazioni)

 


 

Bando ISI INAIL – Avviso pubblico ISI 2017

Attraverso l’INAIL si ha la possibilità di accedere a investimenti con contributo a fondo perduto del 65% su attrezzature, macchinari e rimozione di amianto.
La scadenza per inoltrare la domanda di partecipazione e il 31 Maggio 2018.

Vediamo cosa è il Bando ISI INAIL

L’Avviso pubblico Isi 2017 ha l’obiettivo:
* di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori;
* di incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali, ciò al fine di soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell’azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione assicurando, al contempo, un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Fondi a disposizione
Con l’Avviso pubblico Isi 2017 Inail mette a disposizione Euro 249.406.358,00 suddivisi in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e secondo le modalità di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.
I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
Il contributo viene erogato in conto capitale e varia in base all’Asse di finanziamento. Nell’Avviso pubblico Isi 2017 sono specificati i parametri e gli importi minimi e massimi finanziabili.

Soggetti destinatari
Destinatarie del finanziamento sono le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale e iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Per i progetti finalizzati alla riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi (Asse 2) posso partecipare anche gli Enti del terzo settore in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.

Accesso alla procedura online
Prima fase: accesso alla procedura da effettuarsi con i tempi e le modalità di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.
Seconda fase: invio della domanda online da effettuarsi con i tempi e le modalità di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.
Terza fase: conferma della domanda online tramite l’invio della documentazione a completamento da effettuarsi nei tempi e con le modalità di cui all’Avviso pubblico Isi 2017.

Per informazioni o adesione contattateci.
info@tarasconsulenze.it

 


 

AXA Italia lancia Welfare Aziende: la prima offerta di Employee Benefits per le PMI

Welfare Aziende è la soluzione dedicata alle PMI che permette ai dipendenti di vivere meglio, migliorando ambiente di lavoro e produttività

AXA Italia presenta Welfare Aziende, il primo prodotto Employee Benefits per le Piccole e Medie Imprese che consente agli imprenditori di offrire piani di protezione ai propri dipendenti, per aiutarli a vivere l’ambiente lavorativo in modo più sereno e produttivo.

La soluzione per le PMI di AXA Italia si colloca in un contesto di arretramento del welfare pubblico, che sta portando molte aziende a cercare di colmare i bisogni di protezione dei propri dipendenti aumentando così efficienza, produttività e fidelizzazione.

Anche la contrattazione collettiva, che ha dedicato ampio spazio alle tutele dei dipendenti spingendo sempre più il Welfare aziendale, ha favorito la crescita della cultura degli Employee Benefits.

Welfare Aziende è la soluzione per rispondere a questi cambiamenti: prevede il rimborso delle spese mediche, copre gli infortuni professionali ed extra professionali, oltre a proporre servizi di prevenzione come check-up medici e un’assistenza h24 in ambito infortuni e malattie.

 

L’offerta di AXA Italia consente alle aziende di scegliere tra due formule di adesione, pensate per andare incontro a esigenze di protezione differenti: Cassa di Assistenza AXA, che tutela tutti i dipendenti e garantisce il sostegno per malattie e cure, insieme a servizi di assistenza e prevenzione; Partita Iva consente invece una scelta libera dei destinatari dei benefit e, in aggiunta al supporto per malattie e cure, offre anche il sostegno in caso di infortunio.

Per entrambe le formule, inoltre, è previsto un upgrade di assistenza che comprende un parere medico complementare e servizi di telemonitoraggio e video consulto medico in caso di convalescenza post-ricovero con intervento chirurgico.

Welfare Aziende è già disponibile presso tutte le agenzie AXA Italia.

Per essere contattati è sufficiente scrivere a welfare@tarasconsulenze.it

 


(fonte IL BROKER – Il blog per l’Intermediario Assicurativo)

 

 


 

Cosa sono i Bitcoin?

Storia dei Bitcoin e principali caratteristiche della moneta virtuale di Internet

Il Bitcoin è la moneta virtuale per eccellenza di Internet inventata nel 2009 da un anomimo inventore e viene utlizzata direttamente online senza l’intermediazione di banche o istituti centrali.

Infatti a differenza delle valute tradizionali, Bitcoin non fa uso di una banca centale, ma utilizza un database distribuito tra i nodi della rete che tengono traccia delle transazioni e sfrutta la crittografia per gestire gli aspetti funzionali, come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione della proprietà dei Bitcoin.
La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento delle monete in modo assolutamente anonimo e i dati necessari a utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o più personal computer sotto forma di wallet digitale o mantenuti presso terzi che svolgono funzioni simili a una banca classica.

In ogni caso, i Bitcoin possono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un indirizzo e conto o portafoglio Bitcoin. La struttura peer-to-peer della rete Bitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunque autorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti, il sequestro di bitcoin senza il possesso delle relative chiavi o la svalutazione dovuta all’immissione di nuova moneta.

Come e dove aprire un conto Bitcoin e come acquistare i primi Bitcoin?

Prima di tutto ti consigliamo di informarti per bene sul portale Bitcoin.org in quanto i Bitcoin sono diversi dal denaro o moneta che conosci e che utilizzi tutti i giorni e ci sono alcune cose che devi sapere prima di poterli acquistare e spendere in totale sicurezza e riuscire ad evitare gli errori più comuni.

La scelta più importante riguarda sicuramente il tipo di portafoglio in cui custodire i tuoi Bitcoin: puoi scegliere tra portafogli Desktop o Hardware detti anche portafogli offline, o portafogli Web o Smartphone detti portafogli online.

I portafogli offline sono il luogo più sicuro in cui custodire i propri Bitcoin in quanto se ne ha il pieno controllo e anche la piena responsabilità e sono altamente consigliati quando si possiedono Bitcoin per un valore di migliaia di Euro: i più famosi ed affidabili sono Electrum e Trezor.

I portafogli online danno il vantaggio di porter accedere ai propri Bitcoin da qualsiasi luogo e qualsiasi dispositivo, e sono l’ideale se si vuole utilizzare il portafoglio Bitcon come il classico portafoglio per le spese quotidiane e per chi volesse iniziare ad entrare nel mondo dei Bitcoin in modo semplice e veloce: i più affidabili e famosi sono CoinBase e Blockchain.

Quale portafoglio Bitcoin scegliere?

Se sei alle prime armi e vuoi muovere i primi passi con i Bitcoin custodendo online fino ad un massimo di 1000 Euro in Bitcoin, CoinBase è sicuramente la scelta migliore: è infatti considerato dagli addetti ai lavori, il Paypal della moneta virtuale e anche si si tratta di un portafoglio online, tutti i Bitcoin dei clienti vengono custoditi offline e criptati con codifica AES-256, per evitare eventuali frode informatiche.

Nota: chi ha convertito i propri Euro in Bitcoin nel 2013 quando un Bitcoin valeva $20, oggi si è ritrovato una fortuna in quanto a Luglio 2017, il valore di 1 Bitcoin è arrivato quasi alla soglia dei $4.000.
Fonti autorevoli indicano che il valore dei Bitcoin è destinato a triplicare nel prossimi anni.

Fitch: l’influenza del cyber risk sui rating delle compagnie

Nonostante sia prevista una crescita rapida del mercato dell’assicurazione e riassicurazione cyber, Fitch ritiene che l’influenza del rischio cyber sui rating delle compagnie del settore avverrà gradualmente.

La ragione sta nel fatto che i rischi informatici rappresentano solo una piccola parte dei portafogli di assicuratori e riassicuratori le società sono molto caute ad incrementarli o ad estendere la propria copertura.

L’approccio cauto da parte del settore è dovuto alla difficoltà stabilire una dimensione dei danni potenziali da esso derivanti e di creare dei modelli di rischio adeguati.

La sottoscrizione al rischio cyber è ancora redditizia per i primi player  arrivati sul mercato, secondo Fitch e rimane un’area di opportunità e crescita per assicuratori e riassicuratori. La crescita è particolarmente probabile nei servizi finanziari, dove l’esposizione al rischio cyber è particolarmente ampia e la regolamentazione dovrebbe stimolare la domanda di copertura.

Ma è vero anche che il rischio cyber è in aumento esponenziale, con la proliferazione di dispositivi connessi, il numero crescente di casi di violazioni di dati, grandi quantità di dati personali o sensibili detenuti dalle aziende, la crescente dipendenza da sistemi di fornitori terzi o tecnologie cloud, la digitalizzazione delle infrastrutture come le reti elettriche e lo sviluppo di sistemi e prodotti più automatizzati come nei trasporti.

Fitch si attende con la crescita del mercato assicurativo cyber, aumenti anche la concorrenza soprattutto grazie a nuovi player che si specializzano in questa linea di business.

La concorrenza potrebbe  erodere i margini di profitto e vi è il rischio dell’ingresso di nuovi operatori con limitata esperienza di sottoscrizione che potrebbero sottovalutare il rischio accumulando grandi concentrazioni di esposizioni.

Il rischio maggiore potrebbe derivare dal verificarsi di eventi estremi imprevedibili e dal rischio derivante da un’esposizione cibernetica “silent”  che gli assicuratori potrebbero non aver riconosciuto nei tradizionali prodotti assicurativi commerciali.

Per il momento, tuttavia, Fitch si aspetta che “le attività di assicurazione cyber  siano neutrali per la maggior parte degli assicuratori con rating elevato, con una solida sottoscrizione, in particolare perché rappresentano una parte relativamente piccola dell’esposizione complessiva al rischio”.

Tuttavia, qualsiasi segno di crescita aggressiva nella sottoscrizione  del rischio cyber o un’alta concentrazione di portafoglio sarebbe considerato negativo per i rating.

I premi assicurativi cyber ​​sono previsti aumentare a circa $ 20 miliardi di dollari per il prossimo decennio, il che suggerisce che sarà necessaria molta più capacità di riassicurazione per aiutare i sottoscrittori a far fronte alle loro esposizioni e gestire la loro redditività.


Per info circa i prodotti Cyber da noi commercializzati, contattaci: info@tarasconsulenze.it.

Risparmio gestito: la raccolta supera i 23 mld di euro nel 3° trimestre

Nel terzo trimestre 2017 l’industria del risparmio gestito raccoglie 23,4 miliardi di euro mettendo a segno il diciannovesimo trimestre consecutivo di raccolta positiva. Nel corso dei primi nove mesi dell’anno il sistema ha registrato afflussi netti per 80,6 mld.

Spingono il dato complessivo i fondi aperti, con flussi per +13,7mld di euro. Il patrimonio gestito dall’industria, pari a circa 2.056 mld, raggiunge un nuovo record storico. Le masse investite nelle gestioni collettive ammontano a circa 1.038 mld di euro, quelle impiegate nelle gestioni di portafoglio sono pari a 1.018 mld.

Nel terzo trimestre del 2017 i risparmiatori italiani hanno indirizzato le proprie preferenze verso i prodotti Flessibili (+5,7mld), gli Obbligazionari (+4,2mld), i Bilanciati (+3,5mld) e gli Azionari (+1,5mld).

Sono 30 i gruppi che promuovono fondi aperti Pir-compliant. La raccolta netta di questi prodotti da inizio anno ammonta a +7,5 miliardi di euro.

Positiva anche la raccolta trimestrale delle gestioni di portafoglio per 9,3 miliardi di euro.

(articolo da Assinews – Fonte: Assogestioni)


Contattaci per informazioni e approfondimenti: info@tarasconsulenze.it

Caso morte vita intera, sì a deduzione

I premi pagati dalla società a fronte di polizze assicurative caso morte vita intera sono deducibili in quanto non assimilabili a prodotti finanziari, e il capitale assicurato costituisce sopravvenienza attiva imponibile in capo alla società stessa.

È quanto emerge dalla lettura di due sentenze della Commissione tributaria regionale del Veneto. Nella prima delle due pronunce (10/2/2016, n. 216) l’amministrazione finanziaria sosteneva l’assimilazione della polizza a un prodotto di tipo finanziario, con contestuale riqualificazione del costo quale credito. Secondo la Commissione tale ricostruzione non è corretta poiché l’importo dei premi pagati alla compagnia assicuratrice sono stati definitivamente acquisiti dalla stessa, la quale non aveva alcun obbligo di restituzione, ma solo quello di erogare il capitale assicurato al verificarsi dell’evento morte dell’assicurato ovvero di restituire quanto pattuito in base alle condizioni di polizza a seguito dell’esercizio del diritto di riscatto. Trattasi quindi di costi deducibili in quanto inerenti all’attività d’impresa, trattandosi di oneri sostenuti per ottenere vantaggi futuri. La seconda pronuncia (9/11/2016, n. 1183) confermando quanto già detto in precedenza, aggiunge che la società ha tassato la sopravvenienza attiva riveniente dal capitale assicurato incassato.

Fonte:
logoitalia oggi7

I vantaggi della previdenza integrativa per le nuove generazioni

Domanda. Uno dei temi di attenzione nel sistema previdenziale italiano è quello delle nuove generazioni. Possiamo approfondire?
Risposta. Il tema è particolarmente delicato. I canoni di sicurezza cui i sistemi pensionistici devono uniformarsi sono, secondo le indicazioni del Libro Bianco delle Pensioni Ue, la sostenibilità finanziaria e l’adeguatezza delle prestazioni. Il fine infatti dei regimi pensionistici, si sottolinea, è fornire un reddito adeguato che consenta agli anziani un tenore di vita dignitoso e un’indipendenza economica.

D. L’Italia come si posiziona nei confronti di questi due parametri?
R. In termini di sostenibilità il Paese, così come sottolinea la Ragioneria Generale dello Stato, ha un andamento della spesa pensionistica in rapporto al pil fra i più favorevoli nell’ambito dei Paesi europei. Profilo di particolare criticità è invece rappresentato dall’adeguatezza delle prestazioni a seguito dell’introduzione del metodo di calcolo contributivo (che al contempo è però una delle principali componenti di salvaguardia proprio dell’equilibrio finanziario del sistema previdenziale considerando la situazione demografica italiana con un accentuato processo di invecchiamento). Il riferimento specifico ad un possibile rischio di inadeguatezza è proprio nei confronti dei giovani, a causa di un mercato del lavoro sempre più flessibile con frequenti periodi di vuoto contributivo.

D. Come funziona il contributivo?
R. Il contributivo è un meccanismo basato sulla capitalizzazione nozionale dei contributi versati lungo l’arco della intera vita lavorativa. Il montante accumulato è rivalutato in base alla media mobile quinquennale del tasso di crescita del prodotto interno lordo e, al momento del pensionamento, viene convertito in una rendita vitalizia il cui ammontare dipende dall’evoluzione della longevità. Si prevede infatti la revisione triennale (biennale a partire dal 2021) dei coefficienti di trasformazione, in funzione delle aspettative di vita meccanismo. Questo costituisce un importante automatismo volto a preservare le condizioni di equilibrio finanziario del sistema pensionistico.

D. Quali sono i rischi?
R. Ci sono sia rischi legati all’andamento dell’attività economica domestica, sia rischi di eccessiva sopravvivenza. Da rimarcare, come accennato, gli effetti derivanti dalla struttura del mercato del lavoro con un’accentuata dose di flessibilità. Data l’esistenza di uno stretto nesso tra contributi previdenziali e prestazioni pensionistiche l’effetto di interruzioni contributive avrà un effetto più marcato sulle prestazioni pensionistiche del futuro.

D. Come si vorrebbe intervenire?
R. Il tema è nell’agenda della fase due della riforma delle pensioni così come era stato verbalizzato nel confronto tra Governo e sindacati il 28 settembre 2016. Si punta a introdurre una pensione contributiva di garanzia. Ulteriore profilo oggetto di approfondimento è poi quello relativo al legame tra metodo di calcolo contributivo ed età pensionabile. In particolare la volontà è quella di favorire una maggiore flessibilità in uscita all’interno del sistema contributivo rivedendo il meccanismo previsto dalla riforma Fornero che collega nel contributivo puro la possibilità di pensionamento anticipata a condizione che il reddito pensionistico non sia inferiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale. In attesa di eventuali novità, da valutare comunque alla luce dei vincoli di finanza pubblica, diventa indispensabile provvedere al sostegno del futuro tenore di vita con la previdenza complementare che non sembra per il momento ancora particolarmente diffusa tra i giovani.

D. Quali sono i dati?
R. Attingendo alla Relazione annuale della Covip, a fine 2016 l’età media degli iscritti ai fondi pensione è 46,1 anni, rimanendo nella sostanza stabile nel confronto con il 2014; l’età media delle forze di lavoro è 42,9. Secondo il genere, il tasso di partecipazione è del 30,8% per gli uomini e del 25,2% per le donne. Gli iscritti di sesso maschile rappresentano il 62,7% del totale degli aderenti rispetto a una percentuale sulle forze di lavoro del 57,9%. Considerando anche l’età, i tassi di partecipazione degli uomini rispetto alle donne si mantengono su livelli in media del 5% più elevati su tutte le fasce.

D. Quali sono i potenziali benefici dei fondi pensione?
R. L’adesione alla previdenza complementare consente al giovane di diversificare il proprio rischio previdenziale godendo al contempo di tutta una serie di vantaggi come la possibilità di accedere alle anticipazioni per l’acquisto della prima casa e alla riserva di valore data dalle anticipazioni fino al 30% per ulteriori esigenze.

D. Quale strumento utilizzare?
R. Se il giovane è un lavoratore dipendente conviene aderire al proprio fondo pensione collettivo di riferimento (negoziale, preesistente, aperto ad adesione collettiva) per acquisire il diritto al contributo del proprio datore di lavoro. La possibilità della previdenza collettiva va colta anche se si sia ancora minorenni o studenti maggiorenni a carico del proprio genitore che sia dipendente e aderisca al fondo pensione di riferimento (se lo Statuto di tale fondo consenta l’adesione anche dei familiari a carico). Il livello di onerosità dei fondi collettivi è infatti più ridotto rispetto a quello degli strumenti di previdenza individuale, quali fondi pensione aperti e pip. Questi due strumenti sono la via di accesso alla previdenza integrativa per lavoratori autonomi o liberi professionisti. In questo caso va oculatamente scelto lo strumento più adeguato ponderando i costi (attraverso l’Isc), le linee di investimento e le rendite offerte.

D. Esistono agevolazioni fiscali?
R. Certo. Di notevole rilevanza sono i profili fiscali, partendo dalla deducibilità dei contributi fino al limite annuo di 5.164,57 euro. Riferimento particolare va operato poi ai lavoratori di prima occupazione successiva alla data di entrata in vigore del decreto 252/2005 (1 gennaio 2007), coloro cioè che non erano titolari a tale data di una posizione contributiva aperta presso un qualsiasi ente di previdenza obbligatoria. Tali soggetti, limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, possono, nei 20 anni successivi al quinto anno di partecipazione a tali forme, dedurre dal reddito complessivo i contributi eccedenti il limite di 5.164,57 euro, pari alla differenza positiva tra l’importo di 25.822,85 euro e i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche e comunque per un importo non superiore a 2.582,29 euro. Pertanto, l’importo massimo annuale complessivamente deducibile è di 7.746,86 euro ricorrendo le condizioni per l’incremento.

D. E se non si lavora e versa il genitore?
R. Nel caso in cui si sia fiscalmente a carico il genitore deduce i contributi versati anche per i famigliari a carico fino al limite annuo di 5.164,57 euro.

D. Le prestazioni pensionistiche erogate da un fondo pensione come vengono tassate?
R. La rendita o la parte di capitale (al massimo il 50% perché il 50% deve essere comunque sotto forma di rendita) sono soggette ad con imposta sostitutiva del 15% che si riduce dello 0,30% per ogni anno di durata superiore al quindicesimo fino ad un minimo del 9%, e non con tassazione Irpef come avviene per gli assegni pensionistici di natura obbligatoria. Considerando l’orizzonte prolungato di permanenza è verosimile ritenere che il giovane al pensionamento possa usufruire della tassazione ridotta al 9%.

D. Ultima domanda: in caso di sottoscrizione di un fondo pensione aperto e pip con contribuzione versata dal genitore, cosa succede nel momento in cui si cominci a lavorare?
R. Quando l’iscritto diventerà autonomo dal punto di vista economico, potrà assumere anche lo stesso piano previdenziale avviato dal genitore o trasferirlo al fondo pensione contrattuale cui potrà accedere con riferimento alla propria attività lavorativa subordinata. Il tutto avendo maturato una utile dote in termini di anzianità di iscrizione. (riproduzione riservata)

(di Carlo Giuro)

Fonte:  


 

 

Consap – rimborso del sinistro – come non far aumentare la classe di merito dopo un sinistro

La Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici s.p.a.) dal 1° febbraio 2007 permette il rimborso del sinistro per evitare l’aumento del premio assicurativo conseguente all’aumento della classe di merito.

Sarebbe sicuramente un servizio aggiuntivo molto gradito dagli assicurati, se il proprio intermediario si occupasse di verificare la possibilità di evitare l’aumento del premio assicurativo in caso di sinistro.

La Consap permette di riscattare il sinistro causato in modo da non cambiare la classe di merito e quindi aumentare il premio.

Questo significa che se il contraente della polizza assicurativa del veicolo responsabile del sinistro, ove ritenga conveniente rimborsare il sinistro (cioè farsi carico di quanto liquidato dall’assicurazione), potrà versare la quota a Consap.
A questo punto Consap provvederà a rilasciare un documento da consegnare al proprio assicuratore che dovrà riclassificare il contratto.
Quindi riportare il contraente alla classe di merito precedente al sinistro causato.

I sinistri riscattabili sono:

  • Siniscri accaduti dal 1° febbraio 2007 (data dell’avvio del risarcimento diretto)
  • Sinistri liquidati e contabilizzati totalmente per i quali non risultino pendenti altre partire di danno

I sinistri NON riscattabili:

  • Sinistri con collisione tra più di due veicoli;
  • Sinistri con solo danno a persone o cose;
  • Sinistri con collisione con ciclomotore non munito di targa ai sensi del D.P.R. n. 153 del 6.3.2006 (ciclomotori con cilindrata pari o inferiore a 50cc sprovvisti di targa);
  • Sinistri dove la Compagnia non abbia aderito alla CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto); cliccare qui per consultare l’elenco delle imprese aderenti alla CARD;
  • Sinistri dove la polizza assicurativa preveda una franchigia.

Guida al rimborso del sinistro

Al fine di ottenere informazioni relative al Rimborso del Sinistro si può rivolgere a Consap:

  • il contraente del veicolo assicurato responsabile del sinistro;
  • l’intermediario, opportunamente delegato, che potrà effettuare la richiesta per conto del contraente.

A CURA DEL RICHIEDENTE

Ciascuna richiesta si deve riferire esclusivamente a un singolo sinistro CARD (Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto).

Per avviare la procedura di rimborso è necessario accertarsi di essere in possesso delle seguenti informazioni:

  • data del sinistro;
  • targa del responsabile;
  • targa del danneggiato;
  • compagnia assicurativa del responsabile;
  • compagnia assicurativa del danneggiato;
  • dati anagrafici del contraente della polizza del veicolo responsabile.

A CURA DI CONSAP

  1. Verificate le informazioni nonché l’esistenza del sinistro in questione, Consap provvederà a dare comunicazione del relativo importo liquidato al richiedente responsabile, o al terzo delegato.
    Tale comunicazione avverrà esclusivamente a mezzo lettera riservata/personale, inviata al recapito indicato nella richiesta. Pertanto, per ragioni di riservatezza, non potrà essere anticipata alcuna risposta né telefonicamente, né via fax, né via e-mail.
  2. L’ammontare dell’importo potrà essere rimborsato direttamente alla Stanza secondo le modalità che verranno contestualmente comunicate.
  3. Il rimborso dovrà corrispondere esattamente all’importo liquidato per il sinistro. Il versamento di un importo inferiore non consentirà di stornare il sinistro fino alla relativa integrazione. In caso di importo superiore il sinistro verrà comunque stornato, con successiva restituzione della somma eccedente all’assicurato responsabile.
  4. Accertato il pagamento, Consap rilascerà un’attestazione con la quale il contraente potrà ottenere presso il proprio assicuratore la riclassificazione del contratto.