Non rinunciare al tuo stile di vita quando andrai in pensione
Cos’è e a chi si rivolge
Mia Pensione è la pensione integrativa con cui costruire una rendita o disporre di un capitale che vada ad aggiungersi alla pensione pubblica per preservare il tuo stile di vita al termine dell’età lavorativa.
La previdenza integrativa di AXA è dedicata a tutti i lavoratori dipendenti o autonomi, ai liberi professionisti o a quelli con condizioni professionali diverse.
Perché aderire alla previdenza integrativa?
In Italia il sistema pensionistico è in evoluzione: i requisiti per raggiungere la pensione si sono innalzati, è subentrato un sistema contributivo in sostituzione al sistema retributivo, infine la pensione viene rivalutata unicamente sulla base dell’inflazione.
A causa di questi e altri fattori, le forme di previdenza integrativa (o complementare), si stanno diffondendo come fonte di rendita, in affiancamento alla previdenza pubblica.
Comincia a costruire il prima possibile una pensione complementare e potrai mantenere un tenore di vita analogo a quello che hai mentre lavori.
Come funziona?
La previdenza integrativa si sviluppa in 3 fasi principali:
- Adesione – Stipuli il contratto per l’apertura della tua posizione individuale
- Contribuzione e accumulo – Alimenti la tua posizione individuale con i versamenti da te decisi (eventualmente destinando il tuo TFR )
- Rendita o riscatto – Al momento del pensionamento puoi scegliere di percepire una rendita (pensione complementare) o riscattare il capitale
Vuoi avere un’idea di come il tuo piano previdenziale potrebbe svilupparsi nel tempo?
Di seguito un breve articolo pubblicato di recente su ADN Kronos, in data 14/05/2017.
Si vive sempre più a lungo. Entro il 2065 gli uomini in media, calcola l’Istat, raggiungeranno gli 86 anni, mentre le donne i 90. Un trend positivo se accompagnato da buona salute e ottime finanze. Per un futuro tranquillo è meglio, quindi, muoversi in tempo. Come? Con una pensione integrativa che è un’aggiunta alla normale pensione, erogata dalle casse dello Stato. Si tratta di una forma di risparmio, fiscalmente agevolata, che integra la pensione obbligatoria. Con versamenti volontari in un fondo si riesce, quindi, a mantenere inalterato il tenore di vita anche quando, ormai anziani, ci si ritira dal lavoro.
DESTINATARI. Dipendenti, autonomi, liberi professionisti e soci di cooperative. In particolare i giovani per cui la pensione obbligatoria, anche per discontinuità nei versamenti, potrebbe essere molto più bassa rispetto al reddito precedente.
IL RISCATTO. I fondi pensione prevedono la possibilità di ottenere anticipazioni e somme in acconto su quanto maturato. In primo luogo gravi motivi di salute personali, del coniuge o dei figli; l’acquisto o ristrutturazione della casa per sé o per i figli e poi la disoccupazione, messa in mobilità o cassa integrazione. L’intera posizione potrà essere riscattata nei casi più gravi come l’essere senza impiego da più di 4 anni e in caso di invalidità permanente che riduca la capacità lavorativa a meno di 1/3. Se il titolare del fondo pensione dovesse morire prima di raggiungere l’età del ritiro dal lavoro, i soldi andranno ai beneficiari o, se non ci sono, agli eredi.
(Fonte: ADN Kronos)