Fondazione di Comunità di Messina. Finanziamento a fondo perduto per lo sviluppo di progetti sostenibili sul piano ambientale e sociale a beneficio degli imprenditori selezionati a cui verrà offerto un servizio di formazione, coaching e ricerca di finanza

Descrizione del bando

Il presente bando è finalizzato alla selezione di aspiranti imprenditori e imprese già esistenti, dotati di un chiaro approccio alla sostenibilità ambientale e sociale, al fine di supportarle nel rafforzamento della creazione di valore ambientale e sociale (sostenendo lo sviluppo di prodotti e servizi; migliorando l’accesso ai finanziamenti e ai mercati; ecc.). I soggetti selezionati avranno accesso ad un percorso gratuito che include una formazione sui temi dell’imprenditorialità sostenibile e un coaching personalizzato, che li accompagnerà nel rafforzamento dell’attività imprenditoriale e nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie. Il percorso fornirà a tutti i partecipanti occasioni di incontro e formazione, opportunità di contatti professionali e di scambio di esperienze, possibilità di accesso ad un servizio di microcredito, il coinvolgimento in una rete internazionale di imprenditori promotori di una cultura orientata alla sostenibilità ambientale e alla giustizia sociale.

Soggetti beneficiari

Possono presentare la propria candidatura:

    • aspiranti imprenditori sociali/ambientali, cioè persone fisiche, residenti nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna o Sicilia che, individualmente o in gruppo (preferibilmente almeno 2 persone per ciascun progetto), propongano un’idea imprenditoriale capace di generare impatti sociali ed ambientali positivi per la comunità;
    • imprese già costituite, aventi sede legale o operativa nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna o Sicilia, che producano prodotti o servizi capaci di generare impatti sociali e ambientali positivi e si trovino ancora in una fase iniziale della loro vita, cioè abbiano già dei clienti e dei ricavi, ma non abbiano necessariamente raggiunto la piena maturità economica; oppure che, pur non producendo prodotti/servizi che generano chiari impatti sociali e ambientali, vogliano migliorare la propria performance ambientale e sociale.

Tipologia di interventi ammissibili

A titolo esemplificativo e non esaustivo, alcuni potenziali settori di interesse sono:

    • il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini, la riduzione della produzione dei rifiuti;
    • sistemi sostenibili di produzione, distribuzione ed efficientamento d’uso dell’energia elettrica;
    • filiera agricola e alimentare sostenibile;
    • salvaguardia e fruibilità del patrimonio naturalistico e paesaggistico e servizi di turismo sostenibile;
    • trasporti intelligenti, ecologici e integrati.

I candidati che verranno selezionati potranno accedere ad un percorso di formazione ed accompagnamento che gli permetterà di acquisire conoscenze e competenze utili al rafforzamento delle proprie attività in ottica ambientale e sociale. I percorsi saranno differenziati per gli aspiranti imprenditori e per le imprese già costituite.

In particolare, il percorso consisterà in una prima formazione frontale, della durata indicativa di circa 10 giorni, focalizzata su: analisi e struttura di modelli di business sostenibili da punto di vista sociale e ambientale, eco-innovation e eco-design, accesso ai mercati, accesso ai finanziamenti.

Al termine della formazione gli aspiranti imprenditori e le imprese aventi maggiore potenzialità di sviluppo saranno selezionati per accedere alla successiva fase di coaching personalizzato in cui le iniziative verranno seguite nell’attuazione delle strategie presentate durante la formazione.

In particolare, nel percorso di formazione e coaching verranno presentati vari strumenti finanziari privati e pubblici che potranno essere utilizzati dai partecipanti per sostenere lo sviluppo della propria impresa. In tale ambito, la partecipazione al percorso formativo permetterà agli imprenditori di presentare richiesta di finanziamento alla MECC S.C. – Impresa Sociale, società di microfinanza partecipata dalle Fondazione di Comunità di Messina o.n.l.u.s. e dedicata al sostegno dell’imprenditorialità sociale e ambientale.

Le attività di formazione e coaching saranno erogate presso le sedi della Fondazione di Comunità di Messina O.n.l.u.s., localizzate a Mirabella Imbaccari (CT) e Messina (ME), ma sarà possibile partecipare anche online in caso di necessità. La partecipazione alle attività di formazione è gratuita.

Entità e forma dell’agevolazione

Le migliori idee progettuali e le migliori imprese che concluderanno il percorso di formazione e coaching accederanno ad un concorso che darà loro la possibilità di vincere una sovvenzione pari a 7.500 €, che potrà essere utilizzata per sostenere lo sviluppo della propria attività.

Scadenza

L’iscrizione al Bando deve avvenire entro le ore 18:00 del giorno 31/05/2021.

  Area Geografica: Puglia
  Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 31/05/2021
  Beneficiari: Persona fisica, PMI, Micro Impresa
  Settore: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Agroindustria/Agroalimentare
  Spese finanziate: Formazione, Consulenze/Servizi, Risparmio energetico/Fonti rinnovabili
  Agevolazione: Contributo a fondo perduto

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Fondazione con il sud. Bando per la mobilità sostenibile al Sud. Finanziamento a fondo perduto per la diffusione di una nuova cultura della mobilità e di modelli a basso impatto ambientale.

Descrizione del bando

La Fondazione intende incentivare la diffusione, nelle abitudini e nei comportamenti dei cittadini, di una nuova cultura della mobilità che porti ad adottare scelte alternative all’impiego di autovetture private, favorendo così la diffusione di modelli sostenibili a basso impatto ambientale. Pertanto le organizzazioni del terzo settore sono invitate a presentare proposte progettuali ‘esemplari’, che attivino processi virtuosi di mobilità sostenibile e migliorino la qualità di vita dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce socialmente più deboli, generando ricadute positive a livello ambientale, sociale ed economico.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domande le seguenti organizzazioni senza scopo di lucro:

    • associazione (riconosciuta o non riconosciuta);
    • cooperativa sociale o loro consorzi;
    • ente ecclesiastico;
    • fondazione;
    • impresa sociale.
Ogni partenariato, oltre al soggetto responsabile, dovrà prevedere come minimo la partecipazione di due ulteriori soggetti, di cui almeno uno del terzo settore.
Gli altri soggetti della partnership potranno appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, anche a quello delle istituzioni, dell’università, della ricerca e al mondo economico. La partecipazione di enti for profit in qualità di soggetti della partnership non dovrà essere ispirata dalla ricerca del profitto, ma orientata all’apporto di competenze e risorse per lo sviluppo del territorio e la crescita della società locale. La proposta sarà in ogni caso considerata inammissibile qualora agli enti del terzo settore nel loro complesso sia assegnata una quota di contributo inferiore al 65%.
Sarà valutato positivamente il coinvolgimento delle amministrazioni pubbliche, in particolare comuni e regioni, direttamente interessate all’avviamento dei servizi di mobilità sostenibile.

Tipologia di interventi ammissibili

Le iniziative presentate dovranno sperimentare forme di mobilità sociale e condivisione dei veicoli in aree urbane e peri-urbane o, alternativamente, in aree interne, garantendo lo sviluppo di servizi che rispondano alle esigenze di mobilità e ai bisogni sociali della comunità di riferimento, integrandosi in maniera coerente ed efficace con le strategie e gli strumenti locali di pianificazione dei trasporti.

Le proposte, coerentemente con l’obiettivo generale e gli ambiti di intervento del presente bando, potranno anche:

– prevedere opzioni di trasporto che permettano alle fasce della popolazione più fragili e vulnerabili di accedere ai nodi territoriali, con particolare riferimento ai servizi essenziali;

– sviluppare strumenti e metodi in grado di misurare i benefici ambientali, economici e sociali per il singolo cittadino (es. risparmio economico, riduzione sedentarietà) e per la comunità di riferimento (es. riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, delle emissioni di gas serra, minor consumo di energia);

– promuovere percorsi di educazione e sensibilizzazione sulle tematiche della mobilità sostenibile ed eventualmente del mobility management;

– sviluppare tecnologie digitali volte a migliorare la fruizione del servizio attivato e/o a garantire l’accesso ad un’offerta di mobilità che sia capace di integrare i diversi servizi presenti sul territorio di riferimento.

Sono ammissibili le spese per lavori di ristrutturazione e/o adeguamento di immobili.

Entità e forma dell’agevolazione

La dotazione finanziari è di 4.500.000,00 euro.

Scadenza

Il bando scade il 19 maggio 2021.

  Area Geografica: Italia
  Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 19/05/2021
  Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi
  Settore: Servizi/No Profit
  Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti
  Agevolazione: Contributo a fondo perduto

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Banca d’Italia. Finanziamento a fondo perduto a sostegno di attività concernenti la ricerca scientifica, la promozione della cultura e dell’educazione e per iniziative di beneficienza, solidarietà e pubblico interesse. Anno 2021.

Descrizione del bando

La Banca, nel rispetto delle norme statutarie e delle delibere assunte in materia dai competenti organi decisionali, concede contributi per iniziative d’interesse pubblico e somme a scopo di beneficenza.

Soggetti beneficiari

Possono presentare domanda organizzazioni no profit (associazioni, fondazioni e onlus) e le università.

Tipologia di interventi ammissibili

I contributi finanziari della Banca assistono le attività concernenti:

A) la ricerca, la cultura e l’educazione in campi affini alle funzioni istituzionali (economia, moneta, credito, finanza). In particolare, la Banca fornisce sostegno a università, associazioni e fondazioni scientifiche per:

• progetti di ricerca o eventi specifici (convegni, seminari, etc.);

• programmi di dottorato e master universitari, borse di studio e di ricerca;

B) la ricerca scientifica, la promozione culturale, la formazione giovanile e scolastica, fra cui rilevano:

B1) ricerca scientifica e innovazione tecnologica, con particolare riguardo a:

• progetti di istituzioni e aree scientifiche di eccellenza, eventualmente in collaborazione con università, istituti nazionali e consorzi inter-universitari di ricerca, anche tramite il finanziamento di borse di studio;

• ricerche in campo biomedico, attraverso il finanziamento per investimenti in attrezzature scientifiche e strumentazioni d’avanguardia che agevolino l’attività di ricerca;

• trasferimento del know-how scientifico e tecnico al sistema economico-produttivo;

• acquisto di strumentazioni, attrezzature diagnostiche e terapeutiche presso strutture sanitarie e ospedaliere;

B2) attività di accademie e istituzioni culturali di primario rango operanti a livello nazionale nella promozione e nel sostegno della cultura umanistica, storica e scientifica, con particolare riguardo a:

• studi e iniziative divulgative in campo storico, letterario e scientifico;

• eventi, mostre ed esposizioni, con l’esclusione di iniziative meramente celebrative di ricorrenze;

B3) promozione a livello nazionale della qualità della formazione giovanile e scolastica, con particolare riguardo a:

• progetti, anche a carattere audiovisivo, volti allo sviluppo di opportunità educative che incidano sulla crescita qualitativa del sistema scolastico e sulla formazione culturale e scientifica dei giovani;

• progetti di alta formazione, promossi da centri accreditati e di rilievo nazionale, volti allo sviluppo di professionalità coerenti con i fabbisogni espressi dal mercato del lavoro;

C) beneficenza, solidarietà e pubblico interesse, con particolare riguardo a:

• progetti di primarie associazioni, enti e istituzioni finalizzati all’assistenza e al sostegno in ambito nazionale di:

– minori e anziani in stato di bisogno;

– malati e disabili;

– persone colpite da forme di esclusione e disagio sociale

Entità e forma dell’agevolazione

Possono essere richiesti contributi per singoli interventi fino a € 25.000,00 o oltre € 25.000,00.

Scadenza

Le domande dovranno essere presentate dal 1° luglio al 31 agosto 2021.

  Area Geografica: Italia
  Scadenza: PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione
  Beneficiari: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi
  Settore: Servizi/No Profit, Pubblico, Cultura
  Spese finanziate: Formazione, Consulenze/Servizi, Promozione/Export, Innovazione Ricerca e Sviluppo
  Agevolazione: Contributo a fondo perduto

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Asseverazioni – D.L. 34/2020 (Eco/Sisma bonus 110%)

In seguito alla pubblicazione del documento Superbonus–FAQ da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (https://www.fiscoetasse.com/files/10602/documento-mef-superbonus110.pdf), le compagnie di Assicurazioni hanno completato e lanciato il prodotto Asseverazioni  inserendo una postuma automatica di 10 anni successivi alla scadenza del contratto di assicurazione ed altre modifiche rispetto al prodotto presentato poco prima.

Cerchiamo ora di comprendere la normativa che regola questa polizza, a chi è rivolta e quali sono le garanzie proposte.

L’art. 119, comma 14, del D.L. 34/2020, dal 15 ottobre 2020 prevede che, per ottenere il contributo fiscale Super bonus 110% , un professionista abilitato rilasci un’asseverazione, cioè la certificazione che siano state rispettate tutte le norme relative alla sicurezza e all’efficienza energetica. Il decreto richiede per il professionista una copertura assicurativa adeguata con massimale minimo di 500 mila euro per poter asseverare gli interventi agevolati.

Si tratta infatti di un obbligo di legge sancito dal D.L. 34/2020, dal 15 ottobre 2020. La Compagnia di assicurazioni con la polizza di RC ASSEVERAZIONI garantisce il risarcimento dei danni involontariamente cagionati ai propri clienti e al Bilancio dello stato, nello svolgimento dell’attività di asseverazione.

  1. Il costo della polizza varia a seconda dell’importo massimale da asseverare.
  2. Il Massimale è stabilito dal Decreto Legge e deve essere di un importo minimo pari a 500.000,00 €
  3. La Compagnia di assicurazioni con la polizza di RC ASSEVERAZIONI  garantisce il risarcimento dei danni involontariamente cagionati ai propri clienti e al Bilancio dello stato, nello svolgimento dell’attività di asseverazione, tra cui:
    • Violazione dei diritti di proprietà intellettuale
    • Atti di diffamazione commessi senza dolo
    • Azione fraudolenta di qualsiasi dipendente salvo che l’assicurato sia l’autore materiale dell’atto
    • Azione dolosa di qualsiasi dipendente salvo che l’assicurato sia l’autore materiale dell’atto

    L’assicuratore ha inoltre il diritto di assumere il controllo della difesa contro le richieste di risarcimento supportando i relativi costi nella misura di un quarto. Nel caso però che un Asseveratore rilasci una dichiarazione NON veritiera, NON corrispondente alla realtà e ci sia il dolo allora NON è coperto dalla polizza assicurativa e va incontro a una serie di sanzioni.

  4. La durata è di anni 1, ma la validità della nostra polizza è di anni 10 oltre la durata della polizza (POSTUMA DI ANNI 10).
  5. La polizza prevede necessariamente una postuma di 10 anni, quindi per 10 anni dopo la scadenza della garanzia il professionista è coperto dalle clausole della polizza assicurativa stipulata tramite noi, NON deve quindi pagarla ogni anno.
  6. E’ prevista la possibilità di stipulare una polizza per ogni singolo lavoro ma sempre con un massimale minimo di euro 500.000,00.

 

 

 

 

 

 

 

Alla luce di quanto sopra, non risulta corretta l’interpretazione per cui la semplice polizza RC professionale, pur non escludendo dalla copertura i rischi connessi al Superbonus, sia “adeguata” alle richieste della Legge; il massimale della polizza RC professionale infatti non prevede un massimale esclusivo, bensì dedicato all’intera attività professionale.

Contattaci per un preventivo: preventivo@tarasconsulenze.it

 

Asseverazioni – D.L. 34/2020 (Eco/Sisma bonus 110%)

In seguito alla pubblicazione del documento Superbonus–FAQ da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze (https://www.fiscoetasse.com/files/10602/documento-mef-superbonus110.pdf), le compagnie di Assicurazioni hanno completato e lanciato il prodotto Asseverazioni  inserendo una postuma automatica di 10 anni successivi alla scadenza del contratto di assicurazione ed altre modifiche rispetto al prodotto presentato poco prima.

Cerchiamo ora di comprendere la normativa che regola questa polizza, a chi è rivolta e quali sono le garanzie proposte.

L’art. 119, comma 14, del D.L. 34/2020, dal 15 ottobre 2020 prevede che, per ottenere il contributo fiscale Super bonus 110% , un professionista abilitato rilasci un’asseverazione, cioè la certificazione che siano state rispettate tutte le norme relative alla sicurezza e all’efficienza energetica. Il decreto richiede per il professionista una copertura assicurativa adeguata con massimale minimo di 500 mila euro per poter asseverare gli interventi agevolati.

Si tratta infatti di un obbligo di legge sancito dal D.L. 34/2020, dal 15 ottobre 2020. La Compagnia di assicurazioni con la polizza di RC ASSEVERAZIONI garantisce il risarcimento dei danni involontariamente cagionati ai propri clienti e al Bilancio dello stato, nello svolgimento dell’attività di asseverazione.

  1. Il costo della polizza varia a seconda dell’importo massimale da asseverare.
  2. Il Massimale è stabilito dal Decreto Legge e deve essere di un importo minimo pari a 500.000,00 €
  3. La Compagnia di assicurazioni con la polizza di RC ASSEVERAZIONI  garantisce il risarcimento dei danni involontariamente cagionati ai propri clienti e al Bilancio dello stato, nello svolgimento dell’attività di asseverazione, tra cui:
    • Violazione dei diritti di proprietà intellettuale
    • Atti di diffamazione commessi senza dolo
    • Azione fraudolenta di qualsiasi dipendente salvo che l’assicurato sia l’autore materiale dell’atto
    • Azione dolosa di qualsiasi dipendente salvo che l’assicurato sia l’autore materiale dell’atto

    L’assicuratore ha inoltre il diritto di assumere il controllo della difesa contro le richieste di risarcimento supportando i relativi costi nella misura di un quarto. Nel caso però che un Asseveratore rilasci una dichiarazione NON veritiera, NON corrispondente alla realtà e ci sia il dolo allora NON è coperto dalla polizza assicurativa e va incontro a una serie di sanzioni.

  4. La durata è di anni 1, ma la validità della nostra polizza è di anni 10 oltre la durata della polizza (POSTUMA DI ANNI 10).
  5. La polizza prevede necessariamente una postuma di 10 anni, quindi per 10 anni dopo la scadenza della garanzia il professionista è coperto dalle clausole della polizza assicurativa stipulata tramite noi, NON deve quindi pagarla ogni anno.
  6. E’ prevista la possibilità di stipulare una polizza per ogni singolo lavoro ma sempre con un massimale minimo di euro 500.000,00.

 

 

 

 

 

 

 

Alla luce di quanto sopra, non risulta corretta l’interpretazione per cui la semplice polizza RC professionale, pur non escludendo dalla copertura i rischi connessi al Superbonus, sia “adeguata” alle richieste della Legge; il massimale della polizza RC professionale infatti non prevede un massimale esclusivo, bensì dedicato all’intera attività professionale.

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PSR (Piani dello Sviluppo Rurale): pubblicato il Regolamento n. 2020/531

Sulla Gazzetta Ufficiale europea L 119 del 17 aprile è stato pubblicato il Regolamento n. 2020/531 con il quale viene previsto, per l’anno 2020, l’aumento al 70% degli anticipi dei pagamenti diretti ed all’85% per i pagamenti nell’ambito dello Sviluppo Rurale. In allegato si riporta il testo del Regolamento in parola.
Sempre per l’anno 2020, tali anticipi possono essere versati subito dopo aver concluso i soli controlli amministrativi da parte degli organismi pagatori. Per quanto riguarda l’Italia, invece, si ricorda che nel maxi emendamento che è in fase di esame alla Camera dei Deputati che dovrebbe convertire il Legge il Decreto-Legge “Cura Italia”, è prevista di concedere un anticipo pari al 70% del valore di base dei titoli a partire dal 15 giugno 2020. Per completezza di informazione, si riporta il testo del comma 4-bis dell’articolo 78 del suddetto maxi-emendamento:

4-bis. Per l’anno 2020, l’anticipazione di cui al presente articolo è concessa in misura pari al 70 per cento del valore del rispettivo portafoglio titoli 2019 agli agricoltori che conducono superfici agricole alla data del 15 giugno 2020 e che abbiano presentato o si impegnino a presentare, entro i termini stabiliti dalla pertinente normativa europea e nazionale, una domanda unica per la campagna 2020 per il regime di base di cui al titolo III del regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013. La presentazione della richiesta dell’anticipazione non consente di cedere titoli a valere sulla campagna 2020 e successive sino a compensazione dell’anticipazione”.

Inoltre, lo stesso DL prevede una semplificazione per quanto riguarda la certificazione antimafia.

Fideiussione per bandi agricoli A.G.E.A.

Se un’azienda che opera nel settore agricolo ha come obiettivo incrementare o rendere più moderna e snella la produzione, con ogni probabilità avrà bisogno di un aiuto economico o meglio di un contributo.

Per ottenere ciò, si può partecipare a un bando agricolo per ottenere contributi AGEA, ma attenzione, è spesso necessario stipulare una fideiussione, ma prima di arrivare a questo bisogna seguire un iter.

Vediamo prima cosa sono i contributi AGEA e a cosa possono servirti, ma soprattutto, chi è l’AGEA? Perché è questo l’ente che sarà garantito dal contratto fideiussorio e ne sarà quindi il beneficiario.

Innanzitutto questi contributi vengono messi a disposizione dall’Unione Europea per sostenere la produzione agricola degli Stati membri e sono finanziati dal FEAGA (Fondo Europeo Agricolo di Garanzia) e FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).

I fondi vengono gestiti da Organismi Pagatori come stabilito ai sensi del Reg. (CE) n. 885/2006 (Art. 18). In Italia questo ruolo è svolto appunto dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) istituita con apposito decreto legislativo n. 165/99.

A cosa serve la fideiussione in quest’ambito specifico

Questa garanzia è disciplinata dai regolamenti l Reg. (CEE) n. 2220/85 del22/07/1985 e viene richiesta all’impresa aggiudicataria del contributo per garantire all’ente il rimborso dei fondi emessi qualora l’azienda non porti a compimento il progetto per cui ha ricevuto denaro.

In altre parole, l’AGEA con la polizza fideiussoria mette al sicuro i contributi da possibili usi impropri rispetto alla destinazione iniziale per cui sono stati rilasciati. Ora scopriamo cosa succede se il contraente non riesce a rimborsare quanto dovuto all’AGEA. Scendiamo nei dettagli.

L’ente provvederà a escutere la garanzia rivolgendosi direttamente al fideiussore mediante raccomandata con ricevuta di ritorno senza che questi possa opporre resistenza.

Quindi la fideiussione è una forma di tutela attraverso cui l’ente riesce a recuperare la somma persino nei casi peggiori come, ad esempio, una possibile frode da parte dell’azienda aggiudicataria. Ricorda: la garanzia fideiussoria aumenta concretamente le possibilità di ricevere i fondi erogati dall’AGEA.

Ricapitolando. La fideiussione vede coinvolti tre soggetti fisici o giuridici, scopriamoli insieme:

  • Il contraente: colui che stipula la garanzia, quindi l’azienda agricola.
  • Il beneficiario: il soggetto garantito dal contratto fideiussorio, in questo caso l’AGEA.
  • Il fideiussore: l’istituto di credito che emette la fideiussione e si impegna a pagare al posto del contraente qualora risulti insolvente.

La fideiussione può essere bancaria, assicurativa e finanziaria. La natura stessa della polizza cambia a seconda di chi svolgerà il ruolo di fideiussore. Quindi se il fideiussore è una banca sarà appunto una fideiussione bancaria, se sarà un’agenzia assicurativa si avrà una fideiussione assicurativa e via dicendo.

Questo è un aspetto da non prendere alla leggera perché ogni istituto di credito ha le proprie peculiarità, prendiamo in esame le due forme più diffuse, quella bancaria e quella assicurativa: la banca come fideiussore è solitamente più dispendioso ma anche più solido, è adatto per grosse somme e tempistiche più o meno lunghe, in quanto spesso a garanzia chiede anche il congelamento dei beni del contraente!

Al contrario la fideiussione assicurativa prevede costi inferiori (il servizio si paga attraverso un versamento detto “premio”), nessun congelamento dei beni del contraente, più snella e adatta a cifre di minore entità.

Di solito in situazioni di questo tipo è raccomandabile stipulare una fideiussione assicurativa che prevede solo il pagamento di un premio e a differenza di quella bancaria non immobilizza l’intero patrimonio. Con la  fideiussione assicurativa anche i tempi di erogazione sono piuttosto brevi in quella bancaria invece si allungano notevolmente.

FIDEIUSSIONI: TUTTO quello che c’è da sapere

credito

Vi avevamo parlato della parola più ricercata all’interno del nostro blog ovvero Fideiussione.

L’argomento è molto interessante, visti anche gli ultimi sviluppi legato al mondo degli appalti pubblici nonché la rilevanza che il ramo ha assunto nel corso degli anni.IMG-20160504-WA0005

Per questo abbiamo deciso di coinvolegere il dott. Giovanni Nicolosi che ha visto
l’evoluzione del mondo delle Cauzioni sin dal suo approdo, nel 1978, come Agente della Società Italiana Cauzioni (SIC). Oggi Nicolosi è Agente procuratore della Atradius Credit Insurance N.v. – Agenzia di Torino – Ni.ca. Srl che opera nei rami dell’assicurazione del credito, fideiussioni assicurative, servizi di recupero crediti internazionale e riassicurazione.

Il dott. Nicolosi ci introdurrà nel mondo partendo dall’origine storica del mondo delle cauzioni fino ad arrivare a quello che oggi rappresenta per il mercato italiano.

L’origine storica del ramo cauzioni è incerta.

Le prime applicazioni le abbiamo con la circolare n° 145 del 07/01/1960: “Costituiscono il contenuto di questo ramo quei contratti che assolvono alla stessa funzione giuridico economica (e pertanto sono sostitutivi) di una cauzione in denaro o in altri beni  reali che un determinato soggetto (normalmente il contraente l’assicurazione ) è tenuto a costruire a favore della Pubblica Amministrazione o di un privato, “al fine di garantire l’adempimento di una sua futura eventuale obbligazione  pecuniaria a titolo di risarcimento di danno, ovvero di pagamento di tributo, obbligazione che potrà sorgere a suo carico qualora venga violata in avvenire una determinata o determinante obbligazioni primarie”.pegno-771887

La circolare disciplinava quindi l’esercizio di tale settore delle assicurazioni facendo riferimento ad ogni tipica forma contrattuale per la quale è prevista la prestazione di una cauzione. Le “garanzie cauzionali” seguono comunque la continua evoluzione del “rapporto economico” che ne costituisce la fonte.

Non è peraltro da dimenticare che in tema di garanzia delle cauzioni e della loro prestazione da parte di terzi rispetto al rapporto principale, già si provvedeva nella società a civiltà giuridiche evolute come quella romana e sia pur sotto forma non assicurativa, con il ricorso all’Istituto della “fidejussione”. L’operatività e lo sviluppo dei premi assicurativi nel ramo cauzioni in Italia lo si ha con l’entrata in vigore della Legge 03/01/1978 n°1 – Art. 13: “accelerazione delle procedure  per  l’esecuzione di opere pubbliche – “equiparazione delle fidejussioni assicurative a quelle bancarie”, nei contratti con amministrazioni statali e regionali, amministrazioni finanziarie dello Stato, dogane, autorità giudiziaria, concessione pubbliche ecc…

Successivamente per analogia le polizze fideiussorie vennero anche estese a Beneficiari privati. Chiaramente con condizioni contrattuali diverse.

Oltre a quella indennitaria le “polizze cauzionali o fidejussioni” hanno svolto e svolgono una funzione di incentivazione delle attività economiche, in via diretta per il loro significato di avallo di solvibilità e spesso di capacità imprenditoriale, in via incentivi2.jpgindiretta evitando immobilizzi di garanzie reali o il ricorso a linee di credito bancarie. La concessione della garanzia assicurativa, è soggetta alle stesse regole che condizionano la concessione del fido bancario nelle sue varie forme. Tale concessione viene basata principalmente sulla potenzialità economica del cliente, si deve procedere innanzitutto all’esame delle attività di quest’ultimo, attraverso una raccolta di documentazione di “affidamento“ che terrà conto del massimale e del testo della garanzia, tipo e durata della stessa, eventuali avalli di terzi (co-obbligazioni), di solito la documentazione è costituita dagli ultimi due bilanci completi di nota integrativa, situazione infrannuale, certificati qualità, CCIAA, informazioni bancarie e di società informazioni commerciali e finanziarie sulla ditta contraente e relativi esponenti, esperienze lavorative pregresse, copia delibera o contratto da garantire contenenti gli elementi per il rilascio della polizza.

Condizione essenziale prima di emettere un contratto è che “l’azienda contraente debba essere affidata “deve dimostrare attraverso la documentazione sopra elencata la sua storia di essere “solvibile e affidabile”.

Le Compagnie di assicurazioni sono meno tutelate  rispetto agli Istituti di credito bancario che di solito applicano tassi più elevati con linee di credito vincolate e  privilegi su proprietà immobiliari. Edilizia

Il ramo cauzioni oggi è in una fase di rallentamento, in quanto da sempre segue lo sviluppo economico dell’edilizia, ma la sua applicazione in altri contesti economici potrebbe portarci a vivere una nuova fase di forte sviluppo.

 

Infine desidero precisare che tale settore in Italia ha conosciuto una notevole evoluzione ed un altrettanto considerevole sviluppo anche grazie alla notevole competenza professionale di tutti i componenti di una Società che per decenni è stata leader nel settore sul mercato italiano. Mi riferisco alla Società Italiana Cauzioni (conosciuta anche come SIC) che a partire dagli inizi degli anni 2000 ha trasferito il proprio portafoglio, ed è entrata a far parte di un Gruppo assicurativo internazionale specializzato non solo nelle fideiussioni assicurative, ma soprattutto nell’assicurazione del credito commerciale e nel recupero crediti in Italia ed all’estero, cioè il Gruppo Atradius. La specifica preparazione e specializzazione che la allora Società ha travasato nel Gruppo internazionale è riconosciuta da sempre da tutto il mercato assicurativo italiano ed internazionale.

(Fonte “Il Broker” – https://ilbroker.wordpress.com/2016/05/10/fideiussioni-tutto-quello-che-ce-da-sapere/)